L'opinione bianconera di Mattia Tirelli: "Tre punti che valgono oro ma zero gioco"

24.10.2016 10:52 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
L'opinione bianconera di Mattia Tirelli: "Tre punti che valgono oro ma zero gioco"

Buongiorno a tutti, ho scelto volutamente di non commentare la partita di sabato scorso contro la Juve perchè la ritenevo una sorta di "allenamento" al Bruseschi, che permettesse al nuovo mister Del Neri di valutare chi poteva ambire ad una permanenza più duratura nei 13-14 componenti lo zoccolo dei titolari.

Una partita senza reale significato per la classifica dunque, il cui eventuale commento appariva superfluo, in attesa dei primi spareggi salvezza.

La prima "finalina" giocata ieri al Friuli contro il Pescara è andata bene nel risultato, come da pronostico. Tre punti che valgono oro perché alla fine della giostra gli scontri diretti potranno contare molto. Badate bene, la positività del giudizio si ferma soltanto ai tre punti racconti contro una diretta concorrente alla salvezza.

E' quindi opportuno fare alcune considerazioni.

a) IL NON GIOCO: a Udine non si vede giocare a pallone da parecchi anni, almeno secondo i criteri di "degregoriana" memoria coraggio-altruismo-fantasia. Anche quella di Del Neri, mister friulano che di certo non nacque ad Aquileia con la bacchetta magica, è una squadra che preferisce rincorrere il pallone anziché giocarlo. Il motivo? Semplice. Non ha nella rosa giocatori capaci, col pallone tra i piedi, di gestire la manovra. Paradossalmente il Delfino (Pescara) ha tre ottimi giocolieri come Brugman, Aquilani e Cristante (da San Vito al Tagliamento...) che seguono i dettami del calcio palla a terra e giro-palla sugli esterni. L'Udinese non è in grado di giostrare in questo modo, così il trio Kums (troppo, troppo facile giocare per vie orizzontali e indietro...) - Fofana (solo grande corsa e qualche estemporaneità)-Jankto (bel giocatore che deve crescere) ha sofferto per larghi tratti le trame dei pescaresi.

b) SAN ROCCHI: due trattenute, due rigori. Così si spiegano le tre reti dell'Udinese (era dalla partita col Napoli di aprile che non si vedevano tre reti al Friuli, guarda caso con altri due rigori a favore..). Senza queste due situazioni da palla inattiva concesse dall'arbitro di Firenze, la sensazione è che la partita avrebbe preso tutta un'altra piega. E' certo che, esaurito ieri il bonus rigori è stato, da ora in poi bisognerà prodigarsi per segnare su azione, cosa non così scontata viste le condizioni di Zapata (ieri gol cercato, voluto e realizzato dal dischetto) e De Paul....

c) COSE POSITIVE: poche. La prima, di carattere generale, è notare che ci sono, al momento, almeno quattro squadre inferiori all'Udinese. Crotone, Empoli, Pescara e Palermo hanno di certo qualcosa in meno. Tutte, tranne l'Empoli di un Gila ancora latitante, non hanno un vero centravanti di ruolo, e questo per l'Udinese è un bene. Di sicuro un passo in avanti nella difesa a 4, complice probabilmente la mancanza di velenosità offensiva di cui sopra (a proposito, a me sembra che quel Caprari ha le stigmate di un certo numero 10 che ha fatto le fortune bianconere negli ultimi dieci anni..), dove il ritorno di Widmer (unico vero giocatore di livello internazionale tra i bianconeri) si è rivelato essenziale. Mi piacerebbe parlare di Rodrigo de Paul ma non mi è possibile. Quindi scelgo il ritorno al Gol di Thereau. D'accordo, giocatore di una discontinuità impressionante ai limiti dell'indisponenza, ma i suoi 10-12 gol a campionato rappresentano dalle parti dei Rizzi un inestimabile tesoro. Lo spirito di un giovane, Jakub Jankto. Non sarà stata, quella di ieri, una partita nella quale il giovane ceco verrà ricordato, ma quella freschezza notata in alcune sue percussioni è necessaria per far respirare sensazioni e stimoli nuovi ad una squadra composta mediamente da gente in su con gli anni. Inoltre, la trovata di Del Neri di posizionarlo intermedio di centrocampo mi trova d'accordissimo.

Ora si va al Barbera nel turno infrasettimanale, dove la banda di Del Neri affronterà giovedì un Palermo disperato. Quanto sono simili queste due realtà dal punto di vista tecnico. Poco gioco, una marea di stranieri (molti dei quali inadeguati per un campionato come la SerieA e tanta indecifrabilità.

Non si preannuncia dunque una partita spettacolare ma l'occasione di raggranellare altri tre punti che permetteranno all'Udinese di giocare con meno ansia le partite future.

Alla prossima

Mattia Tirelli