Pordenone Calcio: Alessandro Lovisa in seconda categoria. Il punto della situazione neroverde

07.12.2023 18:57 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Pordenone Calcio: Alessandro Lovisa in seconda categoria. Il punto della situazione neroverde

Torna al calcio giocato Alessandro Lovisa secondogenito figlio del presidente del Pordenone Calcio Mauro. Una ripartenza dal basso, con tanta dignità per il talentuoso centrocampista classe 2001 cresciuto all'ombra dei campioni passati per il centro sportivo Bruno De Marchi negli anni d'oro della gestione Lovisa che ha visto i ramarri al vertice della loro centenaria storia sportiva. Alessandro domenica ha esordito con la Castionese e con la sua rete ha contribuito al successo per 4-1 sul Porpetto nel tredicesimo turno di campionato di seconda categoria girone D. Nel suo curriculum esperienze nelle giovanili (primavere) di Fiorentina e Napoli a cui sono seguite le stagioni in serie C con Lucchese, Legnago e Gubbio. Successivamente il ritorno a Pordenone, nell'ultima stagione dei neroverdi in serie B dove con Tedino in panca aveva totalizzato 17 presenze ed una rete contribuendo assieme al tecnico di Corva, che spesso gli ha affidato le chiavi del centrocampo in mano, a risollevare (in parte) le sorti di una stagione fallimentare partita male fin dall'inizio con scelte tecniche poco azzeccate come Paci e successivamente Rastelli e da una campagna acquisti disastrosa con giocatori di alto profilo ma che in neroverde hanno avuto un basso rendimento come Ciciretti, Folorunsho, Petriccione, etc. Dopo la retrocessione in C dei ramarri, il passaggio alla Triestina in serie C dove dopo una sola stagione calcistica effettiva (due anni di contratto per Lovisa condita da 10 presenze tra campionato e Coppa Italia) lo scorso agosto decise di rescindere e lasciare i professionisti. Alla base della decisione, una carriera condita da diversi infortuni che ne hanno limitato le potenzialità e la scelta di assistere suo padre Mauro come direttore dell'area tecnica neroverde in caso di una nuova ripartenza del Pordenone Calcio dai dilettanti qualora le vicende giudiziare lo avessero permesso.

Alla luce dei fatti oggi è accaduto tutt'altro. La città è rimasta orfana di colori neroverdi calcistici dopo aver vissuto anni indimenticabili tra i professionisti oltre ad aver accarezzato il sogno di vedere il ramarro in serie A. Non solo. Nella mente del popolo neroverde brilla ancora il ricordo della notte di Coppa di San Siro contro l'Inter. L'attività di base dei piccoli amici e primi calci resta in vita solo grazie alla determinazione di "volontari" come coach Fabio Bezerra o dell'ex Dg Lucia Buna ma che presto si troveranno a dover lasciare il centro sportivo De Marchi. Sembrerebbe che sia stato raggiunto un primo accordo per la cessione del "simbolo" al Municipio con la curatela fallimentare rappresentata da Gianluca Vidal che adesso dovrà avviare l'iter per inventariare e fare in modo da affidare marchio al Comune di Pordenone, proprietario anche del De Marchi.

Una situazione che oggi ha portato sconforto tra tutti gli appassionati neroverdi. Il tifo organizzato ha riversato le sue attenzioni sul Futsal ed il sabato pomeriggio gremisce gli spalti del PalaFlora per sostenere il Diana Group Pordenone Calcio a 5, attualmente secondo in classifica e reduce da 7 vittorie consecutive in serie A2 Elite e società al massimo vertice cittadino per campionato di categoria di pertinenza. I più moderati ovvero quelli della tribuna ma assolutamente non meno appassionati, hanno riservato le loro attenzioni al Forum o meglio al PalaCrisafulli dove oggi giocano le gare interne il volley Prata e la Horm SBP Pordenone. Tra di loro anche Pablo. Tutti questi si augurano di poter sentire ancora forte il suo urlo forte al Bottecchia "Forza Pordenone!".