Pordenone Calcio, Fiorin: "Vietati i paragoni col ramarro di Pederzoli"

30.08.2016 09:24 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio, Fiorin: "Vietati i paragoni col ramarro di Pederzoli"

Non è il ramarro che tutti si aspettavano. Ancora legato e impacciato. Al momento solo lontano parente di quello che nei primi 6 mesi dell'anno ha strabiliato tutta Italia. "E' solo questione di tempo". Al De Marchi ne sono tutti convinti. Si allinea anche Denis Fiorin che, formalmente ds di ruolo, ha dato una mano al "manager" Tedino nella costruzione del Pordenone 16-17. "E' vero - ammette Fiorin presente sabato al Bottecchia -. Non è un Pordenone bello e veloce come quello del ritorno della scorsa stagione. Deve trovare maggiore equilibrio e velocità. Nemmeno quello di agosto-settembre della passata stagione - ricorda il ds - era bello e veloce all'inizio. Inoltre - sottolinea Fiorin - è sbagliato fare paragoni fra le due squadre. Quella di oggi ha caratteristiche totalmente diverse. In questo, tanto per fare un esempio, non c'è un Pederzoli, elemento di grande personalità, capace di toglierti da solo le castagne dal fuoco". Già, al suo posto c'è Burrai che non ha ancora convinto. "Anche qui non è il caso di fare paragoni. Per usare terminologia da basket Burrai è un play che fa giocare la squadra senza apparire. Pederzoli è un "all around" senza ruolo e posizione fissi. Date comunque tempo di crescere di condizione a questi ragazzi e vedrete che ci divertiremo anche quest'anno". Non solo Burrai; nemmeno Misuraca e Suciu stanno entusiasmando al momento. Il centrocampo pare essere il reparto dove Tedino e il suo staff devono ancora lavorare parecchio. "Ragazzi - si spazientisce quasi Denis -, date a Bruno il tempo di lavorare. La rosa durante l'estate è stata stravolta e non certo per volontà della società. Ci sono stati giocatori importanti come Pasa, Mandorlini, Strizzolo, Boniotti, lo stesso Pederzoli, che hanno fatto scelte diverse. Abbiamo rifatto il ramarro quasi ex novo. Nessuno ha la bacchetta magica. Inoltre - continua il ds - ci sono giocatori come Semenzato, uno fra i più criticati di questo avvio, che per struttura fisica entrano in forma più tardi. Visto quello che ha fatto l'ex Bassano nelle ultime tre stagioni però uno come lui non si può certo mettere in discussione".

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