Pordenone Calcio - Lovisa: “Ancora una volta ne esce sconfitto il sistema calcio Italia”

15.08.2018 08:34 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio - Lovisa: “Ancora una volta ne esce sconfitto il sistema calcio Italia”

“Ancora una volta ne esce sconfitto il sistema calcio Italia”.

Con queste parole Mauro Lovisa commenta il pasticcio della presentazione del calendario di serie B di lunedì sera con la riduzione dell’organico a sole 19 squadre voluta dal presidente della cadetteria Mauro Balata e alla fine “benedetta” dal commissario della Figc Roberto Fabbricini.

Ci sono delle regole ben definite – continua il numero uno neroverde, consigliere nel direttivo di Lega Pro – che dovrebbero essere rispettate. Una di queste dice che l’organico di serie B deve essere composto da 22 squadre e che eventuali modifiche dell’ordinamento dei Campionati – Lovisa fa riferimento agli articoli 49 e 50 delle Norme Organizzative Interne della F.I.G.C. - debbano “entrare in vigore dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione”.

Quindi dalla stagione 2019-20 e non da quella che sta per iniziare. Certo per la serie B un campionato con 3 formazioni in meno significa anche una torta da dividere fra meno pretendenti che potranno così usufruire di una fetta più grande di contributi rispetto a quella della passata stagione a 22 concorrenti.

Già – annuisce non senza sarcasmo Lovisa -, ancora una volta sono prevalsi interessi di parte rispetto agli interessi dell’intero sistema calcio. Sono mesi – ricorda – che sto proponendo una riunione congiunta fra tutti i presidenti delle società professionistiche di serie A, B e C per discutere della situazione disagiata del nostro calcio, soprattutto quella di serie C che vede ogni anno sparire realtà importanti che vanno in difficoltà economiche”.

Lovisa propone una riorganizzazione totale dei campionati.

“Io vedo un campionato di serie A a 20 squadre – afferma -, uno di serie B sempre a 20 squadre e due gironi di C anch’essi da 20 squadre ciascuna. Poi ci vuole un torneo di un’altra ventina di squadre che faccia da cuscinetto fra i dilettanti della serie D e la serie C. Chiamiamola C2 se vogliamo, purchè sia un torneo semiprofessionista. L’attuale salto dai dilettanti della Lega D ai professionisti della C è troppo impegnativo. La mia, ovviamente – precisa re Mauro – è solo un’idea da sviluppare. Ancora una volta emerge chiara la necessità che tutte le componenti del sistema calcio si mettano senza pregiudizi intorno a un tavolo per discutere le misure da prendere per cercare di rilanciare tutto il movimento. La serie C sa di dover lavorare principalmente in supporto delle due serie superiori, possibilmente forgiando i giovani che poi faranno il grande salto. Da Pordenone questa estate ne sono già partiti nove e altri li seguiranno. Il lavoro che facciamo però ci deve essere riconosciuto. La C – conclude Lovisa – merita rispetto”.