Pordenone Calcio: Matteo Tomei racconta il Ravenna

07.12.2018 09:32 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: Matteo Tomei racconta il Ravenna

Matteo Tomei ha visto la rivelazione Ravenna da vicino e di recente. L’ha subita pure perché la sua Vis Pesaro al Benelli sabato scorso ha perso (0-1).

“Vero – annuisce l’ex portiere neroverde -, ma è stata una partita strana. Abbiamo giocato noi e hanno vinto loro. Intendiamoci – si affretta ad aggiungere Matteo -, non sto denigrando il Ravenna. Anzi, mi ha fatto una grande impressione perché è una squadra che corre tanto e lo fa con buona organizzazione. Foschi può avvalersi di tanti giocatori che hanno una buona predisposizione al sacrificio e che da anni giocano in C e la conoscono alla perfezione. Poi davanti ha un vero bomber come Nocciolini (6 centri al suo attivo, tre meno del capocannoniere Giacomelli, uno più del miglior marcatore neroverde Leonardo Candellone, ndr). Manuel – prosegue Tomei - ha lasciato il segno anche contro di noi realizzando il gol decisivo con un tiro da fermo. In verità – gli piace precisare – la palla è stata deviata dalla mia barriera impedendomi di intervenire in modo efficace”.

Ravenna quindi tosto e anche fortunato. I numeri parlano chiaro: i leoni nelle ultime 5 partite hanno incassato 3 vittorie (tutte per 1-0) e due pareggi. Non sarà facile domarli domani (14.30) al Bottecchia.

“Il Pordenone – riprende Matteo – gioca un buon calcio, propositivo come il nostro. Sabato parecchie cose ci sono andate storte. Abbiamo centrato due pali e Venturi ha fatto un paratone incredibile. Come ho già detto avremmo meritato di vincere noi. Il Pordenone ha le qualità per fare un’altra grande partita dopo quelle con Monza, Ternana e Sudtirol. Se lo farà, come sono certo, i 3 punti non gli scapperanno”.

Grande assente sarà Burrai che, già diffidato, a Bolzano si è beccato il giallo che ha portato alla squalifica.

“Questo è un vero peccato – premette Tomei – perché Salvatore è anima e cervello del Pordenone, ma Tesser ha altre carte da poter pescare dalla sua rosa e mettere in campo. Ripeto, è un’assenza importante che però non comprometterà l’esito della partita. I ramarri – qui parla anche il tifoso neroverde – avranno la meglio sui leoni”.

Tomei confessa di trovarsi benissimo a Pesaro.

“La società è seria e serena – afferma -. L’ottimo campionato che stiamo sin qui disputando (22 punti, solo 4 in meno del Pordenone capolista, ndr) è anche figlio di questa serenità. Inoltre in panca abbiamo un grande tecnico. Leo Colucci – loda Matteo – è un autentico condottiero e un vero maestro. Mi ha insegnato tante cose. Vorrei restare sempre ai suoi ordini”.

Eppure a Pordenone, percorso in Tim Cup a parte, non ha lasciato un grandissimo segno. “Oltre alle capacità del tecnico e alla bravura dei giocatori – spiega Tomei – ci sono altre componenti che concorrono a costruire una stagione. Tomei plaude l’iniziativa di azionariato popolare Pordenone 2020 avviata dal club neroverde.

“A Pordenone – dice Matteo – sono diventati maestri nella comunicazione mediatica. Ora provano a raccogliere soldi online. Comunque vada a finire sarà un successo e sono certo che creerà ulteriore consenso nella piazza. Sull’apertura del consiglio ai sottoscrittori però ho qualche dubbio. Io sono ancora convinto – conclude Matteo – che il calcio viva sull’entusiasmo dei presidenti. Guardate cosa ha saputo fare Lovisa in un decennio. Non credo che il Pordenone sarebbe arrivato dove è ora – sorride Tomei - se quella di re Mauro fosse stata una monarchia costituzionale”.