Pordenone Calcio - Parla Zuzzi: "Nuovo stadio con soldi "foresti". Intanto a Fontanafredda, non a Udine"

24.01.2017 09:53 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio - Parla Zuzzi: "Nuovo stadio con soldi "foresti". Intanto a Fontanafredda, non a Udine"

“Macchè Udine! Se fossimo promossi io voterei per giocare a Fontanafredda. Ma è sicuro che vogliamo proprio andare in B?”.

Parole di Giampaolo Zuzzi, il grillo parlante neroverde, presente domenica agli Assi per assistere alla sfida fra Cordenons e Mestre (0-3) insieme a due ex neroverdi: Ezio Maccan (consigliere sino alla passata stagione) e il dottor Giampiero Girotti (medico sociale neroverde prima ai tempi di Gregoris e poi durante la scalata dei ramarri dalla Promozione alla Lega D nell’era Setten-Rigo-Espanoli). Le parole del pater patriae e presidente onorario del Pordenone non sono mai banali.

“Nel 2010 – ricorda Zuzzi - il Portogruaro, neopromosso in B, andò a giocare al Friuli. Era desolante vedere una struttura simile con poco più di mezzo migliaio di persone sugli spalti. Non credo – giudica il grillo parlante neroverde - che da Pordenone ne arriverebbero di più al Dacia Arena o nuovo Friuli, come dir si voglia”.

I primi risultati del 2007 lanciano il Venezia (3-0 al Mapei Stadium di Reggio Emilia) che ha consolidato il primato in classifica e il Parma (1-0 con il Santarcangelo) che ha sorpassato il Pordenone, costretto al riposo dalla neve caduta su Teramo e dal terremoto del centro Italia.

“Ho sempre considerato il Venezia la squadra favorita per la promozione – non si sorprende Zuzzi -. Ha la forza economica di Tacopina e una rosa, a mio avviso, nettamente superiore alle altre”.

Strada chiusa allora per i ramarri?

“La domanda da fare – replica il grillo – è un’altra: vogliamo davvero andare in B?”.

Poi Zuzzi monta il suo cavallo di battaglia.

“Agli operatori economici di Pordenone – ripete - non interessa nulla del Pordenone. Io stesso sono andato da uno dei più facoltosi. Mi ha risposto: se proprio vuoi ti do 500 euro. Un’elemosina. Il mercato di questi giorni – sottolinea il presidente onorario - è figlio di questa situazione. Sono arrivati solo bravi giovani in prestito. I top player vanno dove trovano grandi ambizioni e soprattutto tanti soldi”.

Eppure re Mauro ha detto che lo stadio per la B si farà con capitale privato.

“Sì, ma – rivela il grillo parlante – non sono imprenditori della nostra zona”.

Andrà anche Zuzzi all’incontro con Ciriani, annunciato da Lovisa, per la location dell’impianto e la viabilità?

“Nessuno – risponde – mi ha parlato di questo incontro. Del resto – sorride – non sapevo nemmeno della presentazione ufficiale di Padovan e Zappa. E’ da un po’ che non si riunisce più il consiglio. Almeno io non ne ho avuto comunicazione ufficiale. Ultimamente – spiega Zuzzi – sia io che Mauro abbiamo avuto qualche problemino personale. Niente di importante, mali di stagione. Mauro ha fatto tutto da solo. Come sempre, o quasi, visto – ammette Zuzzi – che il peso economico della gestione societaria pesa in larghissima parte sulle sue spalle. Perché resto nel Pordenone?

Perché il calcio è una malattia che ti contagia, ti entra nelle vene e non ti abbandona più. Il mio sangue – conclude il grillo - è color neroverde”.

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