Pordenone Calcio: prima uscita per i baby ramarri. Il tifo si divide

14.11.2023 09:48 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Pordenone Calcio: prima uscita per i baby ramarri. Il tifo si divide

Per la prima volta dopo il triste epilogo dei quarti di finale dei play off nazionali di serie C persi con il Lecco a cui sono seguite le note vicende giudiziarie legate al Pordenone Calcio che ha portato a non avere nessuna squadra iscritta a nessun campionato federale, dopo 5 lunghi mesi di inattività si è tornati a respirare aria calcistica con una formazione neroverde che invece è riuscita a scendere in campo, non per partite ufficiali ma per attività ludico sportive. Si tratta dell'attività di base dei Primi Calci e dei Piccoli Amici del Pordenone, baby ramarri dai 5 agli 8 anni che nella città dei Templari hanno potuto divertirsi assieme ai pari età del San Quirino e del Calcio Bannia.

"E' stato un pomeriggio veramente emozionante poter rivedere questi bambini in campo con le divise del Pordenone. Ci siamo divertiti tanto come ai vecchi. Ringrazio i genitori per la fiducia e per il sostegno a San Quirino. Spero sia solo l'inizio di una nuova avventura neroverde". Ha detto a fine giornata un soddisfatto mister Fabio Bezerra, attuale responsabile "In-Pectore" del rifondato settore giovanile del Pordenone Calcio a cui spetta l'arduo compito della rinascita del ramarro. "L'attività di base dei piccoli ramarri continua a prescindere da tutto quello che è accaduto. Anzi - rilancia il tecnico italo brasiliano forte del nullaosta incassato dal Comitato regionale del Fvg - lavoriamo per poter ampliare l'offerta. Il mio obiettivo non si ferma all'attività di base (circa 10 i bambini attualmente tesserati), ma formare anche delle squadre della categoria Pulcini ed Esordienti. Il centro sportivo Bruno De Marchi anche se oggi è sulla bocca di tutti per le note vicende giudiziarie rimane operativo e mi auguro che arrivino nuove iscrizioni presso la nostra segreteria. Il Pordenone Calcio per me è una grossa opportunità professionale che voglio sfruttare al meglio portare avanti nel miglior modo possibile. Lavoriamo per la maglia e per non far morire i 103 anni di storia neroverde del Pordenone a prescindere da chi si siederà al comando del club nel prossimo futuro".

A tal proposito, in attesa di capire quale sarà il futuro del settore giovanile neroverde, sembrerebbe che il presidente Mauro Lovisa nonostante la liquidazione e l'avvio al fallimento della Srl Pordenone Calcio di cui è stato al comando per più di 3 lustri portandolo nel punto più alto della sua centenaria storia sportiva e anche al punto di farlo sparire dalla geografia del calcio italiano, avrebbe versato di tasca propria 15mila euro per garantirne la continuazione.

Chi invece sta vivendo il periodo più difficile di tutti è il popolo neroverde, rimasto dopo 103 anni senza una squadra da tifare. Un colpo duro da digerire per chi ha potuto vedere in questi ultimi tre lustri la ripartita dalle serie dilettantistiche provinciali fino ad accarezzare il sogno del Ramarro neroverde in serie A. Il tifo organizzato ha cominciato a seguire con la stessa passione il Pordenone C5 società oggi al vertice dello sport cittadino che gioca il campionato di serie A2 Elite e che continua a portare con orgoglio la maglia neroverde in giro per l'Italia. E' notevole nelle gare casalinghe la loro grande affluenza sugli spalti del Palaflora (circa 500).

Gli storici appassionati e vecchi abbonati della tribuna invece hanno dirottato verso il Forum oggi intitolato a Maurizio Crisafulli campione di basket nato a Pordenone che ha indossato le scarpette rosse della Simmenthal e nel 1976 tornato a Pordenone a rinforzare la Postalmobili dove aveva contribuito alla storica promozione in serie A2 e scomparso quando aveva appena 58 anni, per sostenere i biancorossi della Horm SBP prima in serie B interregionale.