Pordenone calcio: voglia di riscatto!

Voglia di riscatto: è il sentimento comune in tutti i neroverdi che stanno lavorando agli ordini di Fabio Rossitto, Filippo Cristante e Andrea Toffolo.

E’ ancora ben vivo il ricordo di quegli ultimi 10 minuti al Mecchia contro il Mestre che hanno trasformato un già pregustabile trionfo (3-2) in un rovescio bruciante (3-4).

Tutti per uno, uno per tutti.

Niente caccia alle streghe. Nessun imputato. A vincere o perdere – è questo il concetto che anima lo spogliatoio – è la squadra. Sempre e comunque. Se la coesione che Stefani e compagni dimostrano durante gli allenamenti si concentrasse sul match del fine settimana non ci sarebbe scampo per nessuno. Spirito totalmente diverso rispetto alle ultime prestazioni con Colucci in panca. Rossitto li torchia per bene concentrando ancora il suo lavoro sulla forza e sull’intensità.

Le partitelle a campo ridotto di fine allenamento sono accolte sollievo. Anche a Portogruaro, nonostante la sconfitta, il Pordenone ha dimostrato evidenti miglioramenti sul piano del gioco e della condizione. Manca ancora la capacità di mantenere alta la concentrazione per tutto l’arco dei 90’. Status che spesso fa la differenza fra una squadra normale e una squadra forte.

Del resto il Crociato è al lavoro solo da un mese. Il tempo solitamente speso per la preparazione precampionato ed è questo che, in pratica, ha dovuto fare. Riprendere in mano una bestia accasciata e mezza morta. Il suo compito ora è di rimetterla in piedi a marce forzate in modo che sia pronta per la post season.

Il tutto senza che il surplus di lavoro in questa prima fase comprometta la permanenza nella fascia che va dal secondo al decimo posto (ultimo che permette di accedere ai playoff).