Pordenone-Lecce, I ramarri visti da Perosa

13.08.2017 10:35 di Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone-Lecce, I ramarri visti da Perosa

Notte magica di mezza estate al Bottecchia. Il Pordenone supera in rimonta il Lecce davanti a 1600 spettatori e va ai sedicesimi di Tim Cup dove incontrerà non il palermo di Tedino, ma il Cagliari che avuto la meglio ai rigori sui rosanero.

I ramarri vanno sotto di due gol (doppietta di Di Piazza), ma non mollano e recuperano grazie ai centri di Raffini, Burrai su rigore procurato da Misuraca) e Parodi a 2’ dal termine. Popolo neroverde in visibilio. Colucci soprprende tutti inserendo dall’inizio Lulli e Ciurria.

Rizzo risponde con il suo 4-3-3 che vede Di Piazza punta più avanzata.

CHI PIU'

POPOLO NEROVERDE – Non ha smesso mai di incitare i ramarri e alla fine è stato premiato.

COLUCCI – Ha dato al Pordenone equilibrio, idee pressing e condizione. Indovina anche i cambi mandando in campo Raffini che avvia la rimonta naoniana. E’ già idolo della curva.

CIURRIA – L’inizio del neoacquisto è da applausi. Mobilissimo compensa la staticità di Gerardi. Corre, si propone, assiste e si rende prezioso anche in fase di non possesso con un paio di recuperi vicino all’area di Perilli. Deliziosi un paio di veli a liberare i compagni che purtroppo non vengono capitalizzati. Sfortunato al 54’ quando solo il legno gli nega la soddisfazione del primo gol in neroverde.

RAFFINI – E’ l’uomo partita, l’uomo del destino. E’ lui che avvia la rimonta appena entrato. BURRAI – Questa volta va a segno al primo colpo dal dischetto. Non ha bisogno della replica. Prezioso in fase d’interdizione, indispensabile in regia. Un’altra buona prestazione.

DI PIAZZA – Due occasioni, due gol. Sintesi di opportunismo, intelligenza e tempismo. La sua uscita è coincisa col crollo giallorosso.

CHI MENO

BURATTO – E’ stato il match winner col Matelica. Contro il Lecce, ritornato in una posizione che non era da centrocampista, né da mezzapunta, non ha saputo ripetersi.

RIZZO – Sul 2-0 il mister leccese credeva probabilmente di aver già vinto la partita. Incomprensibili i suoi cambi. A partire proprio da Di Pazza, sino all’uscita devastante.

CHIFFI – Indisponente il fischietto di Padova. Certe decisioni sono incomprensibili. Riesce a irritare non solo i padroni di casa (molto), ma anche gli ospiti.