Renate-Pordenone, I ramarri visti da Perosa

17.02.2019 10:33 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Renate-Pordenone, I ramarri visti da Perosa

I ramarri, passati in vantaggio con una magia di Burrai al 43’, si sono visti sfuggire la sedicesima vittoria in pieno recupero, a 3’ minuti dal fischio finale, nell’unico momento di distrazione patito. Un vero peccato perché i ragazzi di Tesser, pur privi della coppia di centrali difensivi titolari (infortunatisi nel riscaldamento) e in inferiorità numerica nell’ultima mezzora a causa dell’espulsione di Bassoli, avevano dato l’impressione di poter portare a casa il successo rispondendo così al blitz dell’Unione a Terni (2-0) nel primo pomeriggio. In ogni caso il vantaggio sull’Unione, ora a -7, rimane rassicurante. Durante il riscaldamento si fanno male sia Stefani che Barison. Tesser quindi deve ricorrere all’inedita coppia centrale formata da Bassoli e Vogliacco. Gli esterni sono Semenzato e De Agostini. Rientra dopo la squalifica Bombagi che completa con Burrai e Gavazzi il reparto centrale. Davanti il tecnico sceglie Ciurria insieme a Candellone, con Berrettoni trequartista. Nella ripresa sono entrati Frabotta, Zammarini e Magnaghi.

CHI PIU’

BURRAI 7.5 – Il metronomo non sta attraversando il suo periodo migliore sul piano del gioco. Però è stato fondamentale sia martedì scorso con la Vis Pesaro salvando sulla linea che al Città di Meda dove ha inventato una soluzione (tiro a giro) diversa dal cross che tutti si aspettavano firmando il gol del momentaneo vantaggio neroverde. Ma ciò che è piaciuto di più è stato lo spirito di sacrificio con il quale ha affrontato il match in fase di interdizione ponendosi in aiuto davanti all’inedita coppia di centrali difensivi.

BOMBAGI 7 – Si vedeva che Francesco aveva voglia di rientrare e di essere protagonista di una buona prestazione dopo aver disertato le due gare precedenti per squalifica. Francesco ha macinato chilometri su chilometri non risparmiandosi nemmeno un minuto. Una sua conclusione a giro in avvio di ripresa avrebbe meritato maggior fortuna.

CANDELLONE 7 – Anche a Meda il galletto si è sacrificato in un estenuante lavoro sporco, rincorrendo ogni pallone alla sua portata, contrastando per primo i portatori di palla nerazzurri in uscita e difendendo la palla per far risalire la squadra o per far scorrere il tempo tenendola lontana dalla metà campo naoniana.

VOGLIACCO 6.5 – “Entri tu” – gli ha detto Tesser dopo gli infortuni in fase di riscaldamento di Stefani e Barison. Un attimo solo per soffocare l’emozione e poi Alex, lui ventenne, ha fornito una prestazione da giocatore consumato. E’ un elemento da tener d’occhio.

CHI MENO 

BERRETTONI 6 – Mettere Emanuele nella colonna dei meno buoni fa sempre male. Anche lui però, dopo l’exploit degli ultimi due mesi, sta ora attraversando un momento di involuzione. Certo il rettangolo del Meda, definito da Tesser “un campo di patate” non era congeniale a un artista-genio come lui. Difficile però perdonargli il gol di testa a colpo sicuro che al 52’ avrebbe messo la parola fine sul match.