Pordenone Calcio, Mazzarella doppio ex: "Con la Pro Patria un'altra finale da vincere!"

31.03.2023 07:05 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio, Mazzarella doppio ex: "Con la Pro Patria un'altra finale da vincere!"

Superata la Pro Sesto i ramarri hanno ora messo nel mirino la Feralpisalò che guida la classifica con quattro punti di vantaggio su di loro a quattro giornate dal termine della stagione regolare. A spingere i compagni che stanno preparando con intensità la sfida di domenica a Busto Arsizio con la Pro Patria, oltre al capitano allenatore Mirko Stefani, c’è pure un’altra bandiera naoniana: Roberto Zammarini, giocatore in grado di coprire diversi ruoli. Zamma lunedì scorso prima dell’inizio della partita con i castellani è stato premiato dal presidente onorario Gianpaolo Zuzzi per aver raggiunto le 150 presenze in casacca neroverde.

Il match dei ramarri di domenica al Carlo Speroni di Busto Arsizio sarà una partita speciale per Maurizio Mazzarella che nel suo passato da giocatore ha vestito le casacche di entrambe le società.

“Pro Patria e Pordenone, insieme alla Spal – afferma l’avvocato -, sono i miei grandi amori calcistici. Ho dei ricordi bellissimi che mi legano tuttora, oltre che al Pordenone, pure alla società e alla gente di Busto Arsizio anche se nell’annata in cui ho militato in casacca biancoceleste (1977-78) ho subito due gravi infortuni. Il mio rammarico più grosso – si dispiace tuttora l’avvocato – è dovuto al fatto di non aver potuto giocare l'amichevole di Ferragosto del 1977 contro il grande Milan organizzata dal direttore sportivo Ballarin. Tre giorni prima del match mi ero maciullato un malleolo. Ballarin mi stimava così tanto che era certo che nel corso della partita avrei fatto un tunnel al grande Gianni Rivera. Aveva addirittura scommesso 500 mila lire con gli amici che avrei realizzato la sua previsione. Invece dovetti assistere alla partita con un gesso sulla gamba che avrei poi portato per sessanta giorni! Anche con i compagni di squadra – Mazzarella continua il suo viaggio fra i ricordi del passato – ho avuto un ottimo rapporto. Il capitano Berra mi manda tuttora i suoi saluti dopo quarantacinque anni. Impossibile poi non citare Stefano Tacconi, mitico portiere della Juventus. Pure lui militante nella Pro Patria della stagione 1977-78. Eravamo sempre insieme, non solo in campo, ma pure fuori . Ovviamente – sorride al ricordo il Mazza – mai da soli, ma sempre in bella compagnia!. Colgo ora l’occasione per augurare all’amico Stefano, colpito di recente da un ictus, di riprendersi quanto prima e tornare a sorridere alla vita come in passato ha sempre fatto!”.

Ora però Mazzarella non tentenna e punta sul Pordenone.

“Mi dispiace per la Pro Patria - afferma infatti – , ma tiferò Pordenone. Sarà un’altra finale da vincere. Mirko Stefani deve far capire ai giocatori che se giocano con la giusta umiltà e con tanta concentrazione possono battere chiunque. Nell’occasione oltre a tutto devono approfittare del momento difficile che le tigri biancocelesti stanno attraversando. Nelle ultime cinque giornate hanno collezionato due pareggi e tre sconfitte, l'ultima veramente pesante davanti al pubblico amico contro l’Albinoleffe.. Ma devono fare attenzione perché si sa bene: le tigri – conclude l’avvocato – non muoiono mai!”.

QUI BUSTO – In effetti le tigri di Vargas Palacios hanno tutta l’intenzione di ripagare il popolo biancoceleste dell’amarezza ingoiata domenica scorsa quando l’Albinoleffe, reduce da sette sconfitte consecutive, si è imposto allo Speroni per 4-1. Quando hanno subito il quarto gol si è scatenata la contestazione. Gli ultras hanno abbandonato lo stadio mentre dalla tribuna e dai popolari sono volate parole grosse. Reazioni dettate dalla delusione e dall’amarezza di chi a metà febbraio, con la Pro Patria a sole quattro lunghezze dalla vetta, sognava il ritorno in serie B.