ASD SA Porcia: Numeri da sogno per gli arancioneri; D.S. Cusin: “Ci godiamo il momento”

Il D.S. getta acqua sul fuoco dei facili entusiasmi. Zarotti ancora imbattuto in campionato
19.09.2016 19:07 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: www.friuligol.it - Gianpaolo Leonardi
ASD SA Porcia: Numeri da sogno per gli arancioneri; D.S. Cusin: “Ci godiamo il momento”

Lo slancio è quello giusto. Il Porcia ha battuto anche il Torre e dimostra di avere le carte in regola nel girone A di Promozione per la disputa di un buon campionato.

A dirlo sono soprattutto i numeri, tre vittorie in quattro gare compresa quella in Coppa Italia, un solo gol al passivo in quattro gare (gol di Arapi del Sesto Bagnarola in Coppa), sette reti segnate con 4 diversi giocatori, passaggio agli ottavi in Coppa Italia e ciliegina sulla torta il primo posto provvisorio della classifica.

Il filosofo greco Pitagora ci ha trasmesso un messaggio fondamentale: tutto può essere spiegato attraverso i numeri.

A questo punto è facile affermare che gli arancioneri all’alba della stagione possano cullare sogni e ambizioni archiviati ormai da troppo tempo (l’ultima volta in Eccellenza risale alla stagione 1998/99), anche in considerazione del fatto che a guidarli è un certo Attilio Da Pieve, a cui non fa difetto esperienza e capacità per traghettare la ciurma nei mari impervi.

A calmierare i facili entusiasmi ci pensa però Emanuele Cusin, direttore sportivo, arrivato in estate per allestire la squadra, autore di gran lavoro:

“Stiamo con i piedi per terra, non è il caso di fare voli pindarici con tutta la stagione ancora davanti. La società vuole disputare una stagione competitiva e gli arrivi estivi hanno indubbiamente alzato il valore della squadra, permettendoci di essere equilibrati nei vari reparti, senza dimenticare che necessiterà un certo rodaggio e una costante ricerca delle intese dopo il grande rinnovamento, ma Il campionato non si gioca sulla carta, anche perché sulla carta ci sono formazioni molto più attrezzate di noi.”

Non possiamo nascondere il fatto che con Ahmetaj la squadra sia potenzialmente più forte…

Certo Jurgen è un giocatore di grande spessore per la categoria e sul quale riponiamo molto affidamento, anche per far lievitare il nostro attacco, che la davanti ha due scommesse estive quali Giacomazzi e Mauro che sono tutte da verificare. Purtroppo dobbiamo recuperare anche Vriz che non è nel pieno della condizione per un problema fisico, cosi come abbiamo altri giocatori ai box. Quando riusciremo a scendere in campo completi possiamo dare fastidio a chiunque, ma ripeto sono altre le squadre da battere .”

Giochiamo a nascondino?

Non mi piace - sorride Cusin - guardo la realtà e la realtà dice che siamo primi e ci godiamo il primato, ma mancano 28 gare e assieme a noi ci sono Brian e Flaibano, superpotenze del girone. Diciamo che vogliamo divertirci e vendere cara la pelle.”

La vittoria sul campo del Torre – non uno qualsiasi – come va interpretata?

“Devo dire che si è trattata di una gara equlibrata decisa da una intuzione di Zambon, che ha aprofittato di un’ incertezza avversaria per involarsi verso la porta. Una vittoria figlia della grande determinazione,approcciata nel migliore dei modi rimanendo pazienti e ordinati , le armi che da sempre inculca Da Pieve. Vincere a Torre non sarà facile per nessuno e noi nonostante le molte assenze (Facca, Vriz, Guarnier, Mauro) ci siamo riusciti. Un plauso ai ragazzi che hanno retto anche in doppia inferiorità numerica agli avevrsari.

Nel dopo partita c’e’ stato un duro sfogo da parte del diesse viola Claudio Schiavo, che ha sottolineato la scarsa applicazione del regolamento da parte dell’arbitro, che ha permesso alla gara di diventare una caccia all’uomo. Cusin è d’accordo con Schiavo?

Concordo sulla direzione di gara che ha lasciato qualche perplessità e lo posso affermare con fermezza considerato che ad essere rimasti in nove uomini siamo stati noi. Trovo esagerata la definizione di caccia all’uomo per una gara maschia e agonisticamente sentita, ma non userei toni così pesanti per etichettare i ragazzi in campo, che tra l’altro si conoscono molto bene. Una giornata storta dell’arbitro può capitare, come capita ai giocatori, ma non per questo và strumentalizzata la cosa. ”