L'opinione bianconera di Mattia Tirelli: "Ecco gli ingredienti per riaccendere i cuori dei tifosi bianconeri"

10.10.2016 18:01 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
L'opinione bianconera di Mattia Tirelli: "Ecco gli ingredienti per riaccendere i cuori dei tifosi bianconeri"

Le riflessioni di Mattia Tirelli sulla difficile annata dell'Udinese fatte durante la pausa per le nazionali.

Ingredienti che, se combinati assieme da mister Del Neri, possono tornare ad accendere i cuori dei tifosi bianconeri:

a) SEGNALE: l'ingaggio di Gigi Del Neri significa, almeno a livello simbolico, ricondurre la squadra e la società alle proprie origini, quelle della dura terra friulana, e la conferenza stampa di presentazione del tecnico di Aquileia non fa che confermare la giustezza della scelta. Ascoltare dopo tanto tempo dichiarazioni di un ex-zebretta come "era un sogno per me tornare all'Udinese e diventarne l'allenatore" è molto più potente di dieci gol di Zapata.

b) ENTUSIASMO: ancor prima delle questioni tecnico-tattiche, Del Neri deve riportare quella positività che manca ad un ambiente storicamente poco tranquillo. Creare uno zoccolo duro fatto di 4-5 giocatori cardine. Mi permetto di segnalare Karnezis, Danilo, Felipe, Widmer e Thereau (da recuperare come leader).

c) ITALIANI: il mister è chiamato a rilanciare gli "italiani", dando quindi fiducia ad Angella, Lodi e, perchè no, a Faraoni, giocatore che pochi conoscono ma dotato di una grande gamba ed ottime capacità atletiche. Scuffet può aspettare sì, ma non ancora per molto, perché un 1996 è da considerare un giocatore già pronto, e non solo a livello anagrafico.

d) GIOVANI: attorno alla vecchia guardia e agli italiani, Gigi dovrà innestare i grandi talenti che la rosa porta in dote. Tre su tutti: Jankto, Penaranda e Perica.

e) ORGANIZZAZIONE TATTICA: occhio con l'assolutismo del 4-4-2. Finora l'Udinese ha dimostrato di mal digerire la difesa a quattro, spesso colpevole di una serie di svarioni clamorosi ed esposta, soprattutto sulle fasce, ad infilate sanguinose. Spero che il nuovo allenatore metta da parte le sue convinzioni e torni alla difesa atre, almeno fino al mercato di gennaio. In mezzo al campo c'è bisogno di gente che ragioni (Lodi) mentre davanti serve solo freschezza e voglia (Perica).

f) CALENDARIO: mettiamo già da parte la sfida con la capolista allo J Stadium, partita che dovrà servire soltanto per riorganizzare le idee in campo (il risultato sarà ininfluente..), mentre le tre partite successive (Pescara al Friuli, Palermo fuori e Torino ancora al Friuli) saranno tre autentiche finali che dovranno vedere le Zebrette combattere su ogni pallone per ottenere almeno 5 punti coi quali rimettersi in carreggiata. Punti che, più per la classifica, serviranno per il morale e per dimostrare che questa è una squadra con valori importanti.

Ale Udìn!