Luca "Veleno" Cattaneo: "Non so dove puo' arrivare il nuovo Pordenone, ma io voglio arrivare primo!"

27.08.2016 10:02 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Luca "Veleno" Cattaneo: "Non so dove puo' arrivare il nuovo Pordenone, ma io voglio arrivare primo!"

Per il popolo del web è il migliore di tutta la Lega Pro. Suo il gol più bello (tiro al volo contro l'Albinoleffe) fra tutti quelli realizzati dai bomber in terza serie. Suo anche il primato nei cuori dei supporters neroverdi.

Luca Cattaneo, detto "Veleno", ha idee chiare e sa cosa vuole dalla stagione che comincia oggi al Bottecchia (18.30) contro il Gubbio.

"Non so se il nuovo Pordenone sia il migliore - afferma -; so però che io voglio arrivare primo. Per me, per la società, per il popolo neroverde".

Forte, amato, ma non certo di essere titolare. Oggi Cattaneo sarà fra i primi undici di sicuro, ma solo perchè non è disponibile Emanuele Berrettoni (in recupero dall'infortunio alla caviglia). La sua classe e la sua fantasia comportano una imprevedibilità difficile da gestire per gli avversari, ma a volte anche per i compagni e per il mister. Impossibile imprigionarlo in schemi preconfezionati.

Nel 4-3-3 ci sta eccome, nel 4-3-1-2 (che sembra il modulo preferito quest'anno da Tedino) potrebbe anche non trovare spazio.

Cosa pensa Veleno di Tedino?

"Bravo, bravissimo - risponde -. Cura tutto nei minimi particolari. Vuole una squadra che fa gioco e ha molta attenzione per i giovani, cosa rara fra i mister".

Il migliore?

"No - sorride Cattaneo -; per me il migliore resta Giampiero Erbetta, il mio primo allenatore al Borgomanero quando avevo 17 anni. Il primo amore - strizza l'occhio Veleno - non si scorda mai. Fra gli altri che ho avuto però Tedino è quello che mi piace di più, indipendentemente - scherza - dal 4-3-3 o dal 4-3-1-2".

A luglio, ma anche a inizio agosto, tanti davano Cattaneo per partente come i pezzi da 90 Pederzoli, Pasa e Mandorlini.

"Mi avevano cercato Alessandria e Catania - racconta Luca -; piazze belle e calde. Ammetto che la tentazione è stata forte. Poi ho pensato a quanto sto bene a Pordenone, alla tranquillità, alla società modello e a tutta quelle persone che mi fermano per strada per farmi domande sulla squadra, sugli avversari o semplicemente per salutarmi o darmi una pacca sulle spalle. Alcune di queste indossano la casacca neroverde con il mio nome. Come avrei potuto andarmene?".

E con il Gubbio come andrà a finire?

"Vinciamo. Non possiamo non vincere - conclude sempre col sorriso - io voglio arrivare primo".

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