Pordenone Calcio: i commenti del Web; tifosi neroverdi entusiasti di Rossitto

Un coro di benvenuto ha accolto il ritorno di Fabio Rossitto sulla panca del Pordenone.

Sulla pagina Fb ufficiale della società neroverde, su Tuttopordenone.com e su tutti gli altri siti che si occupano dei ramarri si sono susseguiti i pollici alzati e un’onda di esclamazioni tipo “Grande mister, in bocca al lupo, bentornato, finalmente, era ora”.

Non sorprende.

Il Crociato è sempre stato amato dal popolo naoniano per il suo carattere, la serietà, attaccamento ai colori e rispetto per il pubblico.

L’entusiasmo che ha chiesto Mauro Lovisa per questo finale di campionato annunciando l’avvicendamento in panca è già evidente.

“Vai Fabio! Siamo tutti con te – scrive Alessandro Settantotto -. Risveglia il ramarro dal letargo!”.

Ancora più entusiasta Nicolò Colussi: “Bentornato grande Uomo! Restituisci compattezza e dignità alla squadra; il resto verrà da sé”.

Raffa Trionfo non ha dubbi: “Grande Fabio, buon lavoro. Con te torniamo ai vertici”.

Lauro Baluga esalta l’usato sicuro: “Ritorna l’allenatore che conosce già il Pordenone”.

Riccardo Wiggi Zavagno auspica una nuova apertura: “Speriamo che con Rossitto ritorni anche la rifinitura a porte aperte (in realtà per il momento resterà a porte chiuse, ndr). La squadra ha bisogno del contatto con i tifosi e viceversa”.

C’è addirittura chi si fa prendere da eccessi d’entusiasmo e vede orizzonti rosa. Giampiero Fattore: “Mister, hai una Ferrari per le mani. Portala almeno ai playoff!”

Sergio Pilotto ha messo la tuta: “Buon lavoro Fabio. Sicuramente con te torneremo in corsa. Oggi tutti al De Marchi in tuo onore!”.

Ma c’è anche chi fa ironia, frena o sta addirittura dall’altra parte della palizzata.

Alessandro Scarabattola: “Ma dai, sono solo 2 mesi che per i tifosi la decisione era inevitabile”.

Giuseppe Buriola: “Meglio tardi che mai!”.

Cristoforo Di Tella: “Almeno vedremo un Pordenone più aggressivo, ma il problema resterà se non sfrutterà gli spazi liberi”.

In totale dissidenza Vittorio Venier: “Già visto e già provato; dalla padella alla brace”.

Il mondo, anche quello del calcio, è bello perché è vario.