Pordenone Calcio - Lovisa: "Sciopero? Va dato segnale forte! Il Pordenone puo' puntare ai primi 5 posti"”

07.08.2018 08:46 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
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Pordenone Calcio - Lovisa: "Sciopero? Va dato segnale forte! Il Pordenone puo' puntare ai primi 5 posti"”

TuttoC.com ha intervistato uno dei membri, il consigliere di Lega nonché presidente del Pordenone, Mauro Lovisa, chiedendogli anche notizie sul calcio giocato a tinte neroverdi. Una scelta coraggiosa ma dovuta, quella di spostare di un paio di settimane i calendari e l'inizio del campionato. Quest'ultimo, però, potrebbe non partire nemmeno nei primi giorni del prossimo mese.

"Nel Direttivo siamo stati e siamo in linea con il presidente Gravina: visto che non ci ascoltano ai piani alti, un segnale forte dobbiam darlo. I campionati potrebbero bloccarsi anche se personalmente spero che si riesca a trovare un accordo e tutto parta in maniera regolare. C'è un mese di tempo: mi auguro che in queste settimane si trovi la quadra delle cose. Il problema, però, è a monte: senza un programma serio si risolve un problema nell'immediato ma non quelli a medio-lungo termine. Noi come Lega di Serie C siamo molto uniti in questo, nelle leghe superiori c'è molta più divisione. E come consiglieri abbiamo il dovere di batterci, altrimenti vorrà dire che oggi ho passato una giornata a Firenze solamente a scaldare la sedia".

Soluzioni?

"Credo che sia arrivato il momento, come dicevo anche in Direttivo, in cui tutti i presidenti dei club di Serie A, B e C, insieme ai presidenti di Lega e al commissario, o ancora meglio al prossimo presidente della FIGC, si siedano tutti insieme per ragionare su una riforma totale del sistema calcio che magari comporti meno squadre professionistiche ma che dia regole certe all'intero sistema. Un ragionamento che darebbe credibilità al nostro movimento e permetterebbe di programmare i prossimi 5-10 anni. Basterebbe un po' di buonsenso e voler bene a questa Nazione. Qualcuno mi dà del matto ma la realtà è che bisogna parlarsi tutti insieme: anche perché la Serie C è vitale per il sistema calcio, non può esser snobbata. Noi club di C collaboriamo con le squadre di A e B per il mercato, dobbiamo farlo anche per tutto il resto. Mi sto battendo per questa cosa: qualcuno mi dà del matto ma ci sono presidenti di club nelle categorie superiori che sono d'accordo"

Soluzioni condivise e non calate dall'alto, come le seconde squadre.

"Non sono contrario alle squadre B ma solo se fatte seriamente. Tutto quello che è migliorativo per il calcio va attuato ma servono le giuste metodologie. Il presidente Gravina aveva ragione: bisognava aspettare per introdurle, per programmare bene il tutto e partire il prossimo anno. La realtà è che nel calcio, come nella vita, non ci si inventa niente dall'oggi al domani, chi è imprenditore lo sa. Noi, nel nostro piccolo, siamo un esempio: per quasi un decennio abbiamo investito sul vivaio, adesso siamo gli unici ad aver girato una decina di giovani in Serie A. Non è accaduto tutto subito ma col tempo".

E qualcuno era in campo ieri in Coppa Italia. Peccato per il risultato: dopo l'Inter il Pescara, di nuovo eliminazione ai rigori, ancora fuori da imbattuti.

"Quanto accaduto l'anno scorso è stato molto particolare: son cose che succedono una volta ogni 15-20 anni. Ieri abbiam giocato una buona partita, ai punti meritavamo di vincere e qualche episodio dubbio non ci ha aiutato. Sono molto contento della prestazione dei miei e in particolare dei tre ragazzi del 2001 che hanno disputato i supplementari tutti insieme contro una squadra di B. Il portiere Meneghetti ha giocato dall'inizio, Lovisa è entrato nella ripresa e Bertoli poco prima del 90'. Sono ragazzi che hanno mercato e un bel futuro se non perdono di vista la serietà che li contraddistingue".

Ad allenarli Tesser: capitolo Zironelli definitivamente chiuso?

"Conosco Attilio da vent'anni e abbiam sempre avuto un bel rapporto. Non l'avevo mai chiamato perché non pensavo che per lui Pordenone fosse una piazza così ambita. Invece a sorpresa ha accettato la nostra proposta: grandissima persona, grandissimo entusiasmo, ci farà fare un salto di qualità. Zironelli sì, capitolo chiuso: credo che sappia di aver sbagliato ma non voglio più parlarne. Dico solo che vengo da una famiglia in cui interi terreni si compravano con una stretta di mano"

Chiusura con pronostico: dove arriverà questo Pordenone?

"Vorremmo arrivare tra le prime cinque. Il programma è di provare a fare il salto in B entro due anni. Abbiamo una buona squadra ma c'è chi ha investito più di noi: in prima linea ci sono Vicenza e Feralpisalò, noi siam subito dietro con Samb, Sudtirol e Triestina. Poi, però, sempre occhio alle sorprese".