Pordenone Calcio - Lovisa: "Un'aquila sul Barbetti"

20.02.2018 09:49 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio - Lovisa: "Un'aquila sul Barbetti"

“Una rondine non fa primavera, è vero, ma quella passata sul cielo di Gubbio più che una rondine mi è sembrata un’aquila”.

Mauro Lovisa è combattuto fra mantenere l’aplomb che gli suggerirebbe la carica di massimo dirigente del Pordenone e lasciarsi andare all’entusiasmo dopo il blitz (3-2) dei neroverdi al Barbetti.

Una considerazione non riesce proprio a mimetizzare:

Con Fabio (Rossitto, ndr) – dice - la squadra ha già cambiato mentalità”.

Lovisa è stato particolarmente impressionato dalla metamorfosi di Patrick Ciurria.

“Fabio gli ha dato fiducia – gongola - e lui l’ha ripagato con una prestazione esaltante. E’ finalmente tornato al gol e ha propiziato anche il primo centro di Nocciolini. Si sono già rifatte vive – confessa – quelle tre squadre di serie B che lo seguivano a inizio campionato, quando firmò le sue prime cinque reti”.

E’ tutta la squadra però che ha dato una grande risposta al cambio sulla panchina neroverde.

“Vero, mi dispiace quasi ammetterlo – riprende Lovisa -, perché ho sempre stimato e stimo ancora Colucci, ma l’arrivo di Fabio è stato un’autentica ventata di entusiasmo. Non solo nello spogliatoio e in campo, ma anche intorno al rettangolo, con i tifosi tornati al De Marchi. Forse – abbassa la testa – avremmo dovuto fare il cambio prima”.

Pronunciato il suo “mea culpa”, re Mauro torna su Rossitto.

“L’ho visto molto maturato – giudica -. Adesso arriva al centro la mattina presto e se ne va la sera, come piace a me. E’ più professionista. Evidentemente gli sono servite le esperienze a Cremona e a Palermo. Ora però – conclude – nessuno deve mollare la presa. Ci aspetta un’altra trasferta difficile a Ravenna (lunedì 26 febbraio alle 20.45, ndr) dalla quale dobbiamo rientrare con punti”.

Se così fosse il Bottecchia tornerebbe a robollire nella gara successiva (sabato 3 marzo, 18.30) con l’Albinoleffe come in quel lontano e indimenticabile 10 maggio 2015 quando, con Rossitto in panca, il boato successivo al gol di Maracchi che decise (1-0) il match con la Celeste si sentì sino in piazzetta Covour.