Pordenone Calcio: Magnaghi, lo spirito del ramarro

13.03.2019 09:16 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio: Magnaghi, lo spirito del ramarro

Sempre sugli scudi e citati come elementi fondamentali nel conseguimento del primato con largo vantaggio (+10 sulla Triestina) sulla seconda sono stati giocatori di grande carisma ed esperienza come il metronomo Salvatore Burrai, il capitano Mirko Stefani, il genio-artista Emanuele Berrettoni e il “grande vecchio” terzino goleador (5 centri al suo attivo) Michele De Agostini. Oppure l’autentica rivelazione del torneo, il giovane Leonardo Candellone, 21 anni, autore di 10 gol (uno solo in meno dei più datati capocannonieri del girone B Caracciolo, Granoche e Lanini).

Lo spirito autentico del Pordenone di Attilio Tesser è però rappresentato dagli altri, quelli che raramente hanno l’onore dei titoli di testa. Gente che lavora sodo in settimana pur senza essere certa del posto da titolare la domenica successiva e che lavora ancora più sodo durante le partite al servizio dei compagni più in vista e in generale della squadra. Gente come Simone Magnaghi, da Lovere (Bergamo), classe ’93, alla seconda stagione in neroverde.

Anche al Rocco nel match più importante della stagione, vinto dai ramarri per 2-1 contro la Triestina, Simone (classe ’93) ha svolto il suo preziosissimo lavoro “sporco” facendo a sportellate con la difesa giuliana e creando spazio per il più gettonato e giovane collega ex torinista e per gli inserimenti dei centrocampisti e andando disturbare difensori giuliani in uscita. Compito che sa svolgere alla perfezione. Eppure, pur godendo della stima incondizionata da parte di Tesser, Magnaghi non è mai certo del posto in squadra. Alla vigilia del derby lo stesso tecnico aveva confessato i suoi dubbi sul giocatore da affiancare a Candellone, citando nell’ordine Ciurria, Germinale e appunto Magnaghi.

Nonostante ciò Simone sin qui ha collezionato 27 gettoni, ma ha fatto parte dell’undici iniziale solo 17 volte. In dieci occasioni è entrato in corsa. Tre volte è rimasto seduto in panca per tutto l’incontro. Al suo attivo 4 gol, tutti determinanti per altrettanti successi dei neroverdi e tutti siglati in trasferta: a Bergamo con l’Albinoleffe (2-1) a Monza (1-0), a Fano (2-0) e a Verona (2-1).