Pordenone Calcio - Parlato: “Pordenight sarà la festa di tutti”

28.05.2019 10:22 di  Redazione TuttoPordenone   vedi letture
Fonte: Il Gazzettino di Pordenone - Dario Perosa
Pordenone Calcio - Parlato: “Pordenight sarà la festa di tutti”

Tutti convocati gli ex neroverdi per la festa di giovedì sera (inizio del programma ufficiale alle 20.30) in piazza XX Settembre denominata “Pordenight B edition”. La società ha inviato gli inviti a calciatori, allenatori della prima squadra e collaboratori. Sono tanti e qualche nome potrebbe essere sfuggito. Per questa ragione l’ufficio stampa del sodalizio naoniano invita chi non avesse ricevuto la comunicazione a mettersi in contatto con il club, prenotando un posto in platea scrivendo a ufficiostampa@pordenonecalcio.com oppure chiamando il 3488234864 e comunicando i propri riferimenti e i campionati di militanza con il Pordenone.

Di certo sarà presente Carmine Parlato, il primo a realizzare la prestigiosa doppietta (vittoria in campionato e scudetto dilettanti) nella stagione 2013-14. In campionato Zubin e compagni totalizzarono 85 punti e salirono in serie C dopo mezzo secolo di assenza. Nella post season si aggiudicarono anche il tricolore battendo in finale ad Arezzo la Lupa Roma (1-0, gol di Denis Maccan). Poi però Mauro Lovisa che in un primo tempo lo aveva confermato alla guida dei ramarri anche per la terza serie decise di salutare Parlato e affidare la panca a Lamberto Zauli. Errore più volte ammesso a posteriori che a fine stagione costò a re Mauro mezzo milione di Euro, cifra necessaria per ottenere il ripescaggio in serie C. Dagli errori si impara e questa volta, dopo il nuovo salto di categoria che ha portato il Pordenone per la prima volta in serie B Lovisa non solo ha confermato Attilio Tesser, ma gli ha pure prolungato il contratto sino a giugno 2021.

L’esperienza – sorride Carmine Parlato – è la miglior maestra. Del resto – aggiunge – non era certo difficile decidere di continuare il rapporto con un tecnico come Attilio Tesser. Già la scorsa estate Tesser è stato la scelta giusta per avviare un percorso importante. E’ arrivato a Pordenone avendo alle spalle anni di professionismo impreziositi da successi prestigiosi. E’ normale e giusto – concorda Parlato - che il presidente si affidi ancora a lui per continuare a crescere”.

Parlato confessa di aver seguito con animo da tifoso il cammino dei ramarri.

Anche se non dal vivo – racconta Carmine - ho visto diverse partite del Pordenone. E’ stata una stagione straordinaria, condotta con autorità sin dalle prime battute. C’è stato solo un momento di flessione, coinciso – ricorda – con la sconfitta (1-2) al Bottecchia a opera della Triestina. Ma si è trattato di una scivolata. La squadra si è ripresa presto e si è lasciata tutti alle spalle accumulando anche un buon margine di vantaggio. Oltre a Tesser, vero valore aggiunto, importanti – sottolinea il tecnico - sono stati anche giocatori di grande esperienza e carisma come Berrettoni, Burrai, Stefani e De Agostini. Bisogna però ammettere che anche i giovani come Candellone e Barison, tanto per fare un paio di nomi, hanno dato il loro contributo".

Il Pordenone non giocherà la serie B al Bottecchia (non omologabile per la cadetteria), ma in “trasferta” alla Dacia Arena di Udine.

“Impianto fantastico – premette Parlato – dove squadra e tifosi però non respireranno quel profumo di casa che erano abituati a respirare al Bottecchia. Del resto in serie B al seguito delle squadre avversarie arrivano tifoserie importanti e non sarebbe stato possibile sistemarle nel glorioso, ma inadeguato, impianto pordenonese. Auguro ai ramarri – aggiunge - che venga realizzato presto il nuovo stadio in città”.

Sono onorato – riprende infine Carmine - di aver ricevuto l’invito per la festa del 30 maggio perché quando torno a Pordenone mi sento un po’ a casa dove ho ancora tanti amici. Mi farà piacere rivedere loro e tutti i miei ragazzi del 2014. Tutto sommato abbiamo contribuito anche noi alla crescita del Pordenone e se ora vola verso la serie B – conclude con una punta di orgoglio Parlato – un po’ di merito è anche nostro per aver posto almeno le basi della crescita”.